Il manto bianco di scaglie 44 × 44 PREFA conferisce all’asilo infantile evangelico di Ulm-Jungingen, realizzato dallo studio di architettura planformat, un esterno inconfondibile ed è fortemente valorizzato per mezzo del rivestimento verticale in legno da due fenditure nel volume della costruzione. La realizzazione del progetto ha dunque portato con sé alcune sfide e fornisce alcune informazioni sul metodo di lavoro e i pensieri ispiratori degli architetti e carpentieri coinvolti.
Incentrato sugli utilizzatori
Tramite una piega nella facciata nord della nuova costruzione si crea un invitante gesto di ingresso coperto con piazza antistante, mentre la facciata sud si apre sullo spazio aperto a est. L’edificio doveva avere originariamente un solo piano, ma Raik Eisenhuth e Felix Halder di planformat durante le conversazioni riguardanti l’asilo si sono pronunciati a favore di un doppio piano effettivo. La loro proposta ha creato un’area di gioco esterna più grande a completamento di un edificio già esistente e permette di lavorare su due livelli. Al primo piano si trovano l’amministrazione e la direzione dell’asilo infantile, al pianterreno gli spazi di gruppo, una cucina per i bambini e spazi per muoversi e riposare offrono ai bambini maggiore libertà. Inoltre l’accesso al giardino, il guardaroba, l’ingresso e il collegamento con il vecchio asilo forniscono una maggiore area d’azione utilizzata spesso e volentieri sia dai maestri dell’asilo che dai bambini.
L’imbarazzo della scelta
Gli architetti desideravano un involucro esterno di facile manutenzione resistente ai danni e allo sporco e l’hanno trovato da Prefa. Con le scaglie 44 × 44 è stato possibile realizzare un manto di copertura ininterrotto in grado di ricoprire le facciate, i bordi del tetto spioventi e gli intradossi delle finestre. Il manto in alluminio monolitico è interrotto solo da rientri con lamelle in legno verticali, che continuano fino all’interno dell’edificio creando così una transizione fluida tra l’ambiente interno ed esterno.
Maggiore qualità grazie alle scaglie
A stimolare il maestro carpentiere incaricato Michael Gökelmann sono state le sfide risultanti dalla mancanza di linee di riferimento diritte e orizzontali. Egli ed il suo team si sono orientati ad una linea immaginaria all’altezza degli occhi, partendo dalla quale hanno posato le punte delle scaglie perpendicolarmente verso l’alto nonché sulla superficie del tetto. Inoltre, egli racconta entusiasta della piegatura delle singole scaglie, che ha permesso di adattarle negli intradossi e che ha garantito il funzionamento dei raccordi. Secondo lui, la realizzazione della facciata dell’asilo infantile ha dato la possibilità di portare maggiore qualità e varietà estetica nel paesaggio di facciate intonacate dall’effetto piuttosto privo di fantasia e unidimensionale delle Alpi sveve – possibilità che egli ha evidentemente sfruttato.